I meravigliosi quadri con fiori di Adelio Bonacina
ART+PLUS dedica un cenno biografico ad un suo affermato artista di grande talento: Adelio Bonacina. Molte delle sue opere, quadri paesaggi presenti nelle nostre collezioni, sono fedelmente riprodotte in alta definizione come stampe su tela o carta artistica.
L’Ispirazione dei suoi quadri paesaggi
Frequenta le elementari presso la scuola del paese in un contesto religioso-pastorale-agricolo che lo accompagnerà nel suo percorso di vita. Divisa tra lago e collina, l’adolescenza la vive seguendo i colori delle stagioni, una costante tematica della sua pittura e sperimentando i primi schizzi con le “matite Giotto”.
Sono anni quelli dell’adolescenza di Bonacina, in cui le idee di infinito e di libertà rispecchiano gli orizzonti che si vedono dal suo lago, la salita al Castello dell’Innominato, una sfida per assaporare il vento che scompiglia i capelli e ti fa sognare oltre l’orizzonte.
Anni 70
Dopo aver frequentato la scuola d’Arte Pura e Applicata di Merate, affiancatosi a vari maestri di tutto rispetto e ispirandosi ai loro atteggiamenti artistici, nel 1975 lascia la grafica e si cimenta con i quadri su tela con la pittura a olio, sua grande passione. All’inizio, trova molte difficoltà, come accade spesso nel mondo dell’arte. Egli si distingue per il disegno e per il colore, il primo sempre sintetico e preciso nella natura, il secondo fresco e calibrato in un discorso impressionista ma proposto sempre in maniera autentica. I colori sono vividi in modo tale da creare una dinamica nel continuo gioco di colori.
Anni 80
Dal 1985, con la guida critica dell’amico pittore Massironi del quale condivide in toto la linea di pensiero, inizia nuovi lavori espressivi con tecniche miste. L’opera di Adelio Bonacina “Borgo antico” (f.to 50×70) è scelta fra le 200 prescelte dalla giuria per partecipare alla selezione finale del “Premio Arte 1986”.
Anni 90
Dopo varie esperienze, nei primi anni novanta sceglie di anteporre studi e lavori ad olio con tecniche miste ed acrilici.
Le opere di Adelio ci offrono studi sul paesaggio e si va dalle marine alle visioni montane, passando per gli spazi larghi della pianura. Ma cos’è che comunque li rende attraenti. Intanto la delicatezza di una pittura che pur essendo molto materica e utilizzando una tecnica, quella mista, che certo gioca più sulla forza di quanto non potrebbe fare l’olio da solo; è capace tuttavia di appagare la necessità più recondita di tenerezza insita nel cuore di chi guarda. Paesaggi leggibili e immediatamente riconoscibili con però un messaggio sotteso non altrettanto decodificabile.
Quadri paesaggi geometria
L’idea di Bonacina è quella di una natura ancora pulita capace di restituire all’uomo il suo posto nell’universo. Oltre alla concettualità nascosta, i paesaggi di Bonacina valgono anche per la loro intrinseca costruzione. Tra i dipinti più riusciti proprio quelli che hanno un lato corto (quello dell’altezza) e uno molto più lungo (quello della lunghezza). Il risultato è un “panorama” vasto e di respiro, dove l’occhio scorre libero e la mente dell’osservatore può spaziare senza ostacoli.
L’artista apprezza il vento, la sua capacità di mutare l’aspetto delle cose; la superficie del mare come quella di un prato; le fronde di un bosco di betulle e castagni come le spighe al sole di un campo di giugno. E allora ecco che il vento diventa spesso protagonista e in questi quadri “fuori misura” disegna qualcosa che fuoriesce dal dipinto stesso per andare a toccare, sapientemente, i sensi dello spettatore. (Anna Caterina Bellati)
Emozioni nel Colore – I colori delle emozioni
Lo spettacolo naturale è tradotto dal pennello di Adelio Bonacina, in un’esplosione matura e rigogliosa di colore. Nei paesaggi distese verdi in cui rosseggiano corolle fiorite si espandono all’orizzonte lasciando appena intravedere la linea azzurra del cielo e la superficie
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