Arte rupestre in Vallecamonica | I periodi storici

Scopriamo insieme il percorso storico-temporale dell’Arte rupestre in Vallecamonica nei numerosi siti archeologici presenti in questa splendida valle.

Conoscere i periodi storici dell’arte rupestre in Vallecamonica: Il loro studio

Negli anni sessanta l’archeologo Emmanuel Anati, fu tra i primi a studiare in Vallecamonica in modo sistematico l’arte rupestre nel suo insieme. Egli stilò una prima cronologia temporale delle incisioni rupestri, comparando dunque lo stile e le tipologie di simboli scoperti. In questo modo individuò le possibili correlazioni con la periodizzazione storica classica; dalla Preistoria al Medioevo.

Arte rupestre in Vallecamonica

Nell’immagine: Scena di caccia al cervo. Parco archeologico comunale di Seradina-Bedolina

Arte rupestre in Vallecamonica, periodo: Mesolitico

Le incisioni più antiche risalgono al Mesolitico o Epipaleolitico, (VIIIVI millennio a.C. circa); qualche millennio dopo il ritiro dell’immenso ghiacciaio che ricopriva tutta la Vallecamonica (Glaciazione Würm). Esse furono opera di cacciatori nomadi che seguivano gli spostamenti degli animali; le figure rappresentate, infatti, raffigurano animali di grandi dimensioni (cervi e alci). Essi costituiscono le prede tipiche di quel periodo. Molti esempi di arte rupestre in Vallecamonica sono presenti nel comune di Darfo Boario Terme, nel Parco delle incisioni rupestri di Luine.

Neolitico

Con il periodo Neolitico (VIV millennio a.C. circa) si diffondono anche in Valcamonica le prime pratiche agricole; esse si evidenziano perciò con la formazione dei primi insediamenti a carattere stanziale. Infatti, in Vallecamonica nel campo dell’arte rupestre, a costituire gli elementi principali delle composizioni sono figure umane e insiemi di elementi geometrici. I rettangoli, i cerchi, i puntini, sono probabilmente interpretabili come rappresentazioni “topografiche” del territorio agricolo; sono gli attributi simbolici che completano dunque il significato delle figure antropomorfe.

Le probabili “mappe” segnano l’inizio dell’arte rupestre in Vallecamonica

Secondo alcuni studiosi, peraltro tali figure antropomorfe (i cosiddetti “oranti”) sarebbero da attribuire ad epoche più tarde, e in particolare all’età del Bronzo (II millennio a.C.). In questo modo tuttavia, solo le figure geometriche (le probabili “mappe”) rappresenterebbero l’inizio dell’arte rupestre camuna post-paleolitica. Simile sequenza, è presente al Monte Bego (Francia), l’altro interessante grande polo dell’arte rupestre alpina.

In Vallecamonica l’arte rupestre nel periodo “Età del rame”

Durante l’Età del rame (o Calcolitico, III millennio a.C. circa), comparvero la ruota, il carro e le prime forme di metallurgia. Si assiste dunque nell’arte rupestre di Vallecamonica, alla realizzazione di massi istoriati con simboli celesti, animali, armi, arature, file di esseri umani e altri segni. A questi monumenti, conservati principalmente nel Parco archeologico nazionale dei Massi di Cemmo e in quello di Asinino-Anvòia (Ossimo), si attribuisce una funzione rituale, collegata alla venerazione degli antenati.

Età del bronzo

Con l’Età del bronzo (II millennio a.C. circa) tra le incisioni su rocce affioranti prende il sopravvento il tema delle armi. Questo testimonia il maggior rilievo assunto dai guerrieri nella società camuna del tempo. Esse compaiono accanto a quello delle figure geometriche (cerchi e varianti) in continuità con le epoche precedenti.

Età del ferro

Le incisioni dell’Età del ferro (I millennio a.C.) sono quelle attribuite al popolo dei Camuni.  Esse costituiscono circa il 70-80% di tutte le figure censite. Le opere manifestano l’ideale di virilità e di eroica superiorità cui ambivano; in esse dominano le rappresentazioni di duelli e di figure umane. Queste, anche di grandi dimensioni, infatti ostentano le armi, la muscolatura e i genitali. Sono inoltre presenti: capanne, labirinti, impronte di piede, scene di caccia, reticoli e simboli vari. Tuttavia anche nell’età del Ferro sono presenti composizioni topografiche, risalenti ai secoli centrali del I millennio a.C. (VI-IV sec. a.C.); come nella famosa mappa di Bedolina; una delle più conosciute rocce incise di tutta la Val Camonica.

Età romana

Durante la dominazione romana della Val Camonica (IV secolo d.C) l’attività petroglifica subì una forte contrazione, fino a entrare in una fase di latenza.

Età Moderna

Tuttavia alla fine del Medioevo in Valcamonica si verifica una fervente ripresa dell’attività istoriativa. Si tratta di varie tipologie di segni, sia di concezione cristiana (croci e scritte) sia di ambito civile. Tra gli esempi dei segni rupestri: le spirali, le torri, i sistemi di fortificazione e difesa del territorio; gli antropomorfi armati e a cavallo, date, impiccati, chiavi. Tra i segni di concezione religiosa si trovano le croci, gli ostensori spesso associati alle bare.

In uno dei prossimi articoli, parleremo anche di un’arte singolare della Vallecamonica legata alle sculture in legno; Quella dell’Artigianato Camuno

 

Rai-Unesco – Arte rupestre in Vallecamonica

In questo video Rai Cultura in collaborazione con il MiBAC, raccontaa la bellezza di uno dei siti d’arte rupestre in Vallecamonica- Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

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