Edward Hopper, artista statunitense, è stato un esponente del realismo americano celebre per i lavori della solitudine nell’America Way.
Edward Hopper nasce come illustratore
Diversamente da altri artisti americani che come lui iniziarono creando illustrazioni, tuttavia, Edward Hopper non piaceva quel tipo di lavoro. Amava piuttosto l’architettura, la bellezza degli edifici. Ciò nonostante, l’esperienza di illustratore la mise a frutto nel ricercare in tutti i suoi lavori i dettagli rilevatori, anche minimi.
I viaggi alla ricerca di accrescimento
Edward Hopper, prima di diventare il riconosciuto esponente del realismo americano, come molti artisti cercò esperienze nei viaggi nei paesi Europei, Belgio, Inghilterra, Francia, Spagna. Fu proprio in questi ultimi dove Hopper si concentrò e perfezionò il proprio ricercato gioco di chiaro scuri, la descrizione dettagliata degli interni assimilata da Dègas ed il suo stile centrale nel descrivere la solitudine e dell’attesa.
Il ritorno in America
Dopo le esperienze europee, Edward Hopper torna definitivamente in patria. Espose alcuni suoi lavori parigini in alcune mostre incentivate dal caro amico Guy Pène Bois ma non ebbe grande riscontro. Hopper era francofilo, conosceva benissimo la lingua francese parlata e scritta, infatti, amava leggere i classici della letteratura francese nelle loro versioni originali; tuttavia, il desiderio di ricercare lo stile autentico nell’America di quel tempo, abbandonò le nostalgie culturali del vecchio continente. Iniziò a creare lavori legati al quotidiano, ritratti urbani della quale New York era ricca, naturali, legati alle spiagge e scogliere del New England e del Maine.
1915 – Una nuova ispirazione
In quell’anno, Edward Hopper lasciò temporaneamente la pittura; decise di perfezionarsi nella tecnica incisoria; disse di questa esperienza che gli servì per” cristallizzare il suo stile pittorico”. Si specializzò nelle tecniche delle Punte Secche e Acqueforti; con esse ottenne diversi successi premiati anche dalla National Academy of Design.
La fama
Nei primi anni venti, alcuni suoi lavori furono esposti a Gloucester nella Frank Rehn Gallery. Riscossero un grande successo di pubblico e critica; questo diede una forte spinta positiva alla carriera di Edward Hopper, consacrandolo quale promo esponente del realismo americano. Forse non tutti sanno che un suo famoso dipinto “Casa lungo la ferrovia” sarebbe stata usata come modello per l’edificio in stile “secondo impero americano nel fil “Psyco“. Essa stessa fu acquistata dal MoMA di New York quale parte permanente del famoso museo. Sempre il MoMA dedico a Edward Hopper la prima retrospettiva. Anche Il Whitney Museum of American Art gli dedicò la seconda retrospettiva; tra il 1950 e 1956 la prestigiosa rivista TIME gli rese omaggio dedicandogli una copertina.Edward Hopper, il precursore del Realismo Americano, si spense all’età di 84 anni nel suo studio nel centro di New York. Ancora oggi è ritenuto uno dei grandi maestri americani.
Credit Line: The Art Institute of Chicago, Friends of American Art Collection, 1942.51
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