Giuseppe Verdi

Locandina per Aida di Giuseppe Verdi - Teatro alla Scala

Il Maestro compositore Giuseppe Verdi nasce a Le Roncole, una frazione di Busseto in provincia di Parma.
Insieme ad altri autori compositori dell’Ottocento quali: Gaetano Doninzetti, Vincenzo Bellini e Gioacchino Rossini, è acclamato come uno dei maggiori compositori e operisti di tutti i tempi.

Attivista Risorgimentale

Giuseppe Verdi - ritratto da giovane

Giuseppe Verdi è stato un fervente attivista appassionato del Risorgimento Italiano. L’obbiettivo era quello di partecipare attivamente ed anche politicamente al progetto di creare l’Unità d’Italia. Visse a lungo, diventò artisticamente un simbolo legato in modo indissolubile all’idealismo patriottico che insieme ai patrioti desiderava l’Unità d’Italia.

Il Va’ Pensiero
Scritto circa 60 anni prima questa splendida aria, accompagnerà dopo un mese una infinita processione che attraversò tutta Milano. Questo dimostrò quanto il sentimento e la riconoscenza nell’uomo e musicista risorgimentale era radicata trasversalmente nel pensiero degli Italiani.

Opere
In tutto i teatri del mondo, le sue composizioni sono tutt’oggi tra le più conosciute ed apprezzate. L’Aida del 1871, Il Nabucco del 1842 e la famosa “triade verdiana”; Ovvero: Rigoletto del 1851, Il Trovatore e la Traviata del 1853.

Giuseppe Verdi – Un talento precoce
Un ruolo fondamentale nella vita del futuro del compositore lo ebbe Pietro Baistrocchi, organista della chiesa del paese. Egli prendendolo a cuore ne intuiva durante le lezioni di piano il grande talento. I genitori del giovanissimo Giuseppe Verdi, non ostacolarono mai, anzi, avvalorarono ed appoggiarono l’indole musicale.

Antonio Barezzi
Il commerciante nonché direttore della locale società filarmonica Antonio Barezzi, è fermamente convinto della passione e grande talento musicale del giovane Giuseppe Verdi; decide di diventare suo protettore e mecenate aiutandolo a proseguire gli studi.

Pietro Baistrocchi

L’eccezionale talento compositivo di Verdi fu indubbiamente coltivato e accresciuto dallo studio, ma fu anche sostenuto dal padre, che intuiva le ottime prospettive del figlio. Anche Pietro Baistrocchi (organista della chiesa di paese), che prese il ragazzo a benvolere, lo avviò gratuitamente alla pratica dell’organo e del pianoforte. Più tardi, Antonio Barezzi, un negoziante amante della musica e direttore della locale società filarmonica, convinto che la fiducia nel giovane fosse ben riposta, divenne suo mecenate e protettore aiutandolo a proseguire gli studi.

Il Ginnasio
I genitori di Verdi, nel 1823 lo iscrissero al “Ginnasio”; una scuola superiore gestita da don Pietro Seletti in quel di Busseto. In questo contesto ricevette istruzione accademica della lingua italiana, latino e scienze umane. Verdi comunque tornava regolarmente a Roncole anche di Domenica per suonare l’organo. La passione era tale che percorreva diversi chilometri a piedi per farvi ritorno.

Il Maestro Ferdinando Provesi
L’anno successivo nel 1824, inizia a frequentare le lezioni tenute da Ferdinando Provesi, Maestro di Cappella nella Collegiata di San Bartolomeo Apostolo e dei locali Filarmonici. Verdi apprese i principi fondamentali della composizione e pratica strumentale. Nel 1827 Giuseppe Verdi si diplomò; Sotto la guida del Maestro Provesi, poté dedicarsi in modo esclusivo alla musica.

All’età di soli 13 anni, per una coincidenza fortuita, gli fu chiesto di rimpiazzare un musicista in quello che diverrà il suo primo evento davanti ad un pubblico e proprio nella sua città natale; sarà anche il suo primo grande successo in ambito musicale.