I quadri astratti moderni di Silvano Caria nell’arte concettuale

Dalla sua amata Sardegna alla Lombardia

L’artista Silvano Caria, musicista poliedrico e maestro d’arte, enfasi espressa in maniera spettacolare nei suoi quadri astratti moderni, nasce a Samassi in provincia di Cagliari. Diplomatosi al liceo artistico, negli anni ’70 desideroso di acquisire nuove esperienze, decide di trasferirsi in Lombardia in quel di Pavia.

L’arte concettuale nei quadri astratti figurativi. L’inizio di un percorso

Inizia così nel territorio Pavese un lungo, nonché denso e proficuo percorso artistico fatto di sperimentazione. Il suo innato talento in materia di visioni concettuali, emergerà immediatamente, considerando l’appassionata partecipazione alla corrente del “Realismo Lombardo” crogiuolo e fermento di artisti talentuosi.

Introduzione: Le contaminazioni nei quadri astratti

Questa straordinaria esperienza creerà dunque in lui, attraverso diverse contaminazioni, la prima traccia maestra del percorso. Esso segnerà infatti dal quel momento in avanti, il suo straordinario tratto. Emergerà anche la sapiente capacità informale della sua pittura figurativa, espressa nei quadri astratti figurativi concettuali.

Suggestioni di viaggio

Non potevano mancare nel contesto formativo artistico e di continua ricerca, gli innumerevoli viaggi conoscitivi nei maggiori musei d’arte Italiani ed Europei. Esperienze visive che hanno accresciuto in modo esponenziale la sua maturità culturale cosmopolita

L’impronta della memoria nei quadri astratti

Questi importanti arricchimenti interiori, danno vita e vigore ad una personale ed autentica forma d’arte anche tattile. Un arte improntata alla polimatericità figurativa filosofica della memoria nei suoi aneddoti, tema ricorrente nelle opere del grande maestro.

 La spinta pulsante della matericità nei suoi straordinari lavori

Chi osserva i suoi quadri moderni, sovente in essi ripercorre un viaggio ancestrale concettuale. Perciò esso è caratterizzato e sospinto dalla matericità delle pennellate, dall’uso sapiente di materiali più diversi. Dalla profondità di certe applicazioni fortemente materiali, ad esempio;  le terre, le sabbie, il legno, la paglia, gli stucchi, il sughero, i metalli, i densi impasti.

Quadri moderni, figurativi, un unica firma: Silvano Caria

Nella sua prolifica carriera d’arte, ha spaziato trasversalmente tra diverse suggestioni pittoriche da lui stesso create per elogiare nello stile assunto, il suo grande pensiero artistico culturale.

Titolazioni espressive del desiderio introspettivo di viaggiare con la mente attraverso le sue opere: Viaggio per Segni e Ombre, Confini, La Terra e il Tempo, Ipotesi di Passaggio, Luoghi di Appartenenza, Shardana; sono solo alcuni dei  percorsi pittorici legati alla sua creatività

Un ascesa artistica molti premi

Innumerevoli mostre personali e altrettanti riconoscimenti alla sua arte si sono aggiunti al suo percorso artistico, così come molti i nomi della cultura e dell’arte hanno apprezzato le sue opere, tra i quali nomi di spicco:

Gavino Sanna, Angelo Urbani Trento Longaretti Antonio Corriga, Gianni Testa, Tonio Ruiu, Eugene Sovano, Bianca Laura Petretto, Alessandra Eleonora Mura.

Quadri astratti
Palazzo delle Albere di Trento “Mostra Artisti a Statuto Speciale 2019” Vittorio Sgarbi ammira una delle opere dell’artista Silvano Caria

Alcune autorevoli citazioni

Liliana Visintin”… I suoi primi lavori sono ben rappresentati dalle atmosfere elegiache della natura viste attraverso un velo di nebbia, quasi miraggi di se stessa. Se non fosse che egli usa la materia come coagulante di emozioni ed astrazioni. Le sovrapposizioni di grumi d’argilla, di paglia e collage di legno e carta elaborano il fondo dando perciò incisività alle immagini poetiche che proliferano nel suo inconscio, sino a fissarsi sulla tela come marchio inconfondibile del suo ingegno”

Antonio Debidda”…Segni e sogni d’un viaggio di vita e d’arte che Silvano Caria riesce magistralmente a sublimare in mostra ove l’insieme, il tutto, ogni cosa, ogni linea e segno, ogni rientranza e sporgenza di materia. I grumi e le asperità, ogni confine e ogni limite di spazio non è più rappresentazione, non è più figurazione ne intenzione di figura, ma immagine. Unicamente immagine e tempo. Racconto e poesia

Antonella Uliana”…La narrazione segnica e prospettica si dipana su superfici informali, frutto di una continua ricerca e sperimentazione polimaterica, nelle quali prevalgono le gamme dei bruni, gli ocra, gli azzurri; la composizione, densa di suggestioni culturali, è scandita dalle connessioni di una dimensione d’insieme estetica e metaforica.

 

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