Paul Klee nasce in Svizzera, nel piccolo paese di Münchenbuchsee vicino a Berna, il 18 dicembre 1879. La famiglia solo qualche mese dopo, decide di trasferirsi nella capitale. Figlio di un musicista tedesco (dal quale prese la cittadinanza tedesca) e di una cantante, si avvicina presto alla musica. Amante di essa, adora gli autori Bach, Mozart, Beethoven e Wagner questa passione costituì un importante componente nella sua formazione personale. La musica fu anche un costante interesse per tutta la sua vita. Egli stesso divento musicista ed un eccellente violinista.
Paul Klee persona colta.
Klee, cresce in una famiglia di musicisti intellettuali, frequenta assiduamente i teatri d’opera e di prosa. Negli anni tra il 1898 ed il 1901, si trasferisce a Monaco di Baviera, a Schwabing, conosciuto quartiere di artisti. Qui frequenta l’Accademia delle belle arti di Monaco di Baviera. Tramite il suo professore Franz von Stuck conosce ed entra in contatto con la corrente artistica Jugendstil. Si appassionò così all’arte del grande Gustav Klimt, a quella di William Blake ed a Goya. Durante uno dei suoi viaggi, in quel di Parigi quando soggiorno per la prima volta, ebbe la fortuna di vedere molti dipinti, opere degli impressionisti contemporanei dell’epoca e di quelle precedenti: da Leonardo a Rembrandt. È a questo periodo che risalgono una sua serie di acqueforti e acquerelli su vetro.
La musica si intreccia con l’arte visiva.
Tra il 1902 e il 1906 Paul Klee si appassionò a Gustav Klimt, a William Blake e a Goya. In particolare nel 1905, quando soggiornò a Parigi per la prima volta, ebbe modo di vedere molte opere degli impressionisti e degli artisti di epoche precedenti: da Leonardo a Rembrandt. A questo periodo risalgono una serie di acqueforti oltre che 26 acquerelli su vetro.
Le nozze e l’inizio della sua carriera d’artista.
Nel 1906 nel mese di Settembre, sposa la musicista Lily Stumpf. Nello stesso anno espone alla mostra internazionale della secessione di Monaco. 3 anni dopo espone 2 sue opere alla mostra della secessione di Berlino. Nel 1910 decide di creare una prima sua personale al Kunstmuseum di Berna. Nel 1911 consoce artisti del calibro di August Macke, Franz Marc e Vasilij Kandinskij, con i quali darà in seguito vita al gruppo del Der Blaue Reiter (Il cavaliere azzurro) con il quale esporrà a Berlino. Sempre nello stesso anno conosce durante un viaggio a Parigi, Robert Delaunay, pittore simultaneo-cubista, i cui studi sul colore e la luce lo influenzarono fortemente. Nel 1912 espose 17 opere alla seconda mostra berlinese del Blaue Reiter.
Decisivo per Paul Klee il viaggio a Tunisi.
Fondamentale e decisivo per l’artista, fu un viaggio a Tunisi e ad Hammamet con Louis Moilliet e Macke, nel 1914 . Da quell’esperienza lo stesso Klee afferma di essersi pienamente impadronito del colore ed inizia a preferire nei propri dipinti, tonalità calde, solari, tipiche di questa area maghrebina. Lo stesso anno scrisse ” questo è il momento più felice della mia vita”…il colore ed io siamo una cosa sola: “sono un pittore”. Nel mese di Aprile del 1914 espose a Berlino insieme al grande Marc Chagall.
Nemmeno la grande guerra ferma il suo talento.
Nel 1916, a 36 anni, Klee è chiamato alle armi. Ciò nonostante gli anni della guerra non gli impediscono di continuare a dipingere e a disegnare. Dal 1917 comincia ad esporre con maggiore continuità e sempre nello stesso anno una sua personale a Zurigo suscita grande entusiasmo nei dadaisti. Dopo aver servito per tre anni nell’esercito tedesco al fronte durante la prima guerra mondiale, viene consacrato a Monaco dalla sua mostra personale del 1919, che lo farà conoscere al grande pubblico internazionale.
L’esperienza di Klee da docente.
Nel 1920 è chiamato dall’architetto Walter Gropius ad insegnare pittura. Klee si applicò alla didattica con entusiasmo, avendo la possibilità di organizzare in maniera più sistematica l’aspetto teorico del suo fare artistico. Nella scuola Klee svolge una forte azione equilibratrice, tanto che Gropius lo definì “l’estrema istanza morale del Bauhaus“. Paul Klee dai suoi allievi è soprannominato il “Budda”, infatti, egli è molto distaccato, da tutte quelle che sono le attività sociali della scuola ed è considerato, sempre dai suoi allievi, alla stregua di un oracolo.L’esperienza si conclude nel 1931. Successivamente assunse la docenza presso l’Accademia di Düsseldorf. Nel 1933 Klee fu costretto dal regime nazista a dimettersi dall’Accademia di Düsseldorf, poiché il regime giudica la sua produzione, insieme a quella degli artisti a lui contemporanei e vicini d’esperienza, come “arte degenerata“.
Paul Klee non solo artista visivo, musicista, ma anche scrittore.
Klee fu anche scrittore e tra il 1898 e il 1918 scrisse i Diari, dove sono contenute gran parte delle riflessioni sull’arte e sulla propria produzione, Teoria della forma e della figurazione, nel quale sono trasmessi i suoi insegnamenti, Nell’interregno, Concerto a Colori e gli Schizzi Pedagogici, oltre alle Poesie. Durante il servizio militare, nel 1918, scrive il saggio “La confessione creatrice” (pubblicato nel 1920), il cui testo fornirà la base per i corsi di teoria della forma e teoria del colore che Paul Klee terrà, a partire dal 1920, al Bauhaus di Weimar.
Klee ritorna nella sua città natale.
Klee Lascia così la Germania per trasferirsi nuovamente nella sua città natale, dove continua a dipingere, nonostante i gravissimi problemi di salute dovuti ad una sclerodermia progressiva. Negli ultimi anni della sua vita, Paul Klee chiede la cittadinanza svizzera. Muore nel 1940 nella cittadina di Muralto, vicino a Locarno. Tuttavia, la cittadinanza gli verrà riconosciuta postuma.
Nel 2005 la Svizzera rende onore a Paul Klee
Nel giugno 2005 è stato aperto a Berna il Zentrum Paul Klee, interamente dedicato all’artista. Esso ospita più di 4000 sue opere, oltre a spazi dedicati a convegni, a laboratori per i giovani, ad una biblioteca, a mostre tematiche. Il Zentrum è stato progettato dall’architetto genovese Renzo Piano e, nel rispetto delle primarie fonti di ispirazioni di Klee, è costruito con un ampio uso di legno ed è caratterizzato dall’onnipresenza della luce naturale.
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